Mal di denti, mal di testa e dolore alla mandibola: una soluzione potrebbe essere il bite!
Avere un bel sorriso smagliante e solare dona bellezza a tutte le età, fa sembrare più giovani, rafforza l’autostima, aumenta la sicurezza e la consapevolezza di sé. Ovviamente alla base di un bel sorriso vi è una dentatura perfetta, ecco perché è estremamente importante risolvere immediatamente i problemi legati alla bellezza dei denti e, naturalmente, alla loro salute.
Avete mai sentito parlare di bruxismo?
Questo disturbo nervoso, solitamente causato da stress, si manifesta con il digrignamento e il serramento dei denti: gli episodi più frequenti si registrano principalmente durante il sonno. In questo caso, non essendo una fase cosciente, il paziente non si rende conto del disturbo, ma al risveglio accusa dolore alla mandibola e ai muscoli interessati, perché durante la notte sono stati sottoposti ad uno sforzo continuo. Il paziente avverte altresì dolori cervicali, dovuti alla scorretta posizione dei denti durante tutta la notte: la visita odontoiatrica potrebbe aiutare a diagnosticarne la causa evidenziabile anche con l’usura dello smalto dei denti.
Una soluzione potrebbe essere il bite dentale: di cosa si tratta?
Il termine “Bite” deriva dalla lingua inglese e significa “morso”: si tratta di un dispositivo mobile trasparente che si applica tra le arcate dentarie, è simile al paradenti usato dagli sportivi che però, in quel caso, non svolge funzione terapeutica. E’ costituito da materiali termoformati e da resine acriliche. Il bite può essere definito anche con altri nomi: bite plane, ortotico, placca di michigan.
Il Bite è un apparecchio dentale costruito individualmente sul paziente, in modo da essere perfettamente adattato alla sua arcata dentaria, al fine di proteggere i denti dall’usura derivanti da abitudini viziate e favorire il rilassamento muscolare e dell’articolazione temporo mandibolare.
A cosa serve il bite dentale?
L’applicazione del bite dentale è il toccasana che garantisce immediatamente svariati benefici al paziente, infatti elimina i malesseri dovuti al bruxismo, quali dolori cervicali e infiammazione del trigemino, inestetismi facciali derivati dalla scorretta e continua contrazione dei muscoli del viso e disturbi a carico delle gengive.
Secondo recenti studi sembrerebbe che un disturbo a livello dentale possa riflettersi anche con tensioni muscolari, a livello del rachide cervicale e delle spalle.
Quali modelli di bite esistono attualmente?
Esistono due tipologie di bite con funzioni diverse: il modello morbido e quello duro.
Il primo, detto anche bite-plane, si applica per intervenire in patologie muscolo tensive, per favorire il rilassamento dei muscoli masticatori. L’altra versione, il bite duro, è indicato per correggere la tendenza a tenere i denti serrati o a mordersi le labbra.
I bite sono apparecchi molto pratici che si applicano durante il giorno nei momenti più stressanti, in cui si può manifestare il bruxismo, oppure di notte se il problema si manifesta durante il sonno.
Si possono lavare tranquillamente in acqua fredda o con spazzolino e dentifricio, seguendo le regolari norme di igiene dentale personale: nei momenti in cui non si adopera, il bite si ripone nell’apposito contenitore assolutamente igienico.
Che interazione esiste tra bocca e postura? Per quale motivo una disfunzione che nasce dalla bocca in alcuni casi può interessare anche altre parti del corpo?
Il legame tra occlusione-deglutizione in diversi casi può arrivare a condizionare anche l’atteggiamento posturale. Parlando dei problemi dell’articolazione temporo-mandibolare ad esempio, bisogna dire che questa articolazione è strettamente collegata alla postura della lingua, e che la lingua inserendosi sull’osso joide (ndr l’osso ioide è una struttura lunga poco più di 5 cm e si trova nella parte anteriore della gola nel punto di passaggio dal cranio al collo. Serve a collegare stabilizzandoli i muscoli del pavimento della bocca con quelli anteriori del collo): ne condiziona la sua fisiologia, il tutto ripercuotendosi sulla postura.
Ad esempio, un problema di ipomobilità linguale, dovuto ad un frenulo linguale corto (non tanto grave da rendere necessario l’intervento chirurgico) si accompagna ad un disequilibrio dell’articolazione temporo-mandibolare e quindi ad una malocclusione che puo’ modificare la postura sul piano sagittale (di profilo).
Come il fisioterapista può aiutare a risolvere questo problema ?
Il disturbo si può risolvere andando ad agire manualmente sull’insieme articolazione temporo-mandibolare, lingua ed osso joide agendo in questo modo si può, in molti casi, modificare la postura della persona e quindi ridurre le conseguenti tensioni muscolari, i dolori nella zona cervicale, lombare, alle spalle, migliorare l’appoggio plantare ecc…
Presso il Centro Medico Spallanzani è presente un team qualificato di odontoiatri:
- Roberto Acquistapace, medico chirurgo, Specialista in Odontostomatologia
- Calestani Francesco, Specialista in Odontoiatria
- Carlo Raguso, medico chirurgo, Specialista in implantologia
- Onorato Marco Natale Cribiù, Specialista in Ortodonzia
Invece, per problemi a livello di cervicale, a carico del rachide e in un raggio più ampio anche a livello posturale, è possibile rivolgersi al Dott. Matteo Fochi, fisioterapista e personal trainer presso Level Metropolitan (per informazioni e consulenze potete chiamare il front office della palestra Level Metropolitan al numero 0521 – 247626).
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