Cos’è e come si calcola il metabolismo basale

dietologia parmaIl metabolismo basale, ossia la nostra base di partenza quando ci alziamo la mattina è il dispendio energetico minimo necessario per mantenere le funzioni vitali e lo stato di veglia.

Si tratta di un indicatore che stabilisce la quantità di energia impiegata in condizioni di “neutralità termica” da un soggetto sveglio, in stato di totale rilassamento fisico e psichico, a digiuno da almeno 12 ore.

In una persona sana e sedentaria, il metabolismo basale rappresenta circa il 65-75% del dispendio energetico totale, maggiore negli uomini rispetto alle donne ed in calo graduale con l’avanzare dell’età: si calcola che, tra i 60 e 90 anni, tenda a calare di circa l’8% per decade, ma questo gap può essere rallentato praticando un’adeguata attività fisica.

E’ un parametro in cui la variabilità individuale è tale che l’utilizzazione dell’energia cambia notevolmente fra una persona e l’altra, motivo per cui due persone dello stesso peso, della stessa età, che fanno le stesse identiche cose tutti i giorni, sport e alimentazione compresi, potrebbero reagire in modo totalmente differente.

Per questi motivi è bene conoscere il proprio metabolismo basale e con l’aiuto del medico sportivo e del nutrizionista e regolarsi di conseguenza sulle strategie da adottare.

Per poterlo calcolare esistono molte metodiche, da quelle sofisticate, specialistiche, che effettuerà il vostro medico, che tengono conto anche della massa grassa (per individui nella norma dovrebbe essere del 15-18% nell’uomo e del 20-22% nella donna), ad alcune semplici regole fai da te, come per esempio moltiplicare il proprio peso corporeo, espresso in kg , per 21 nelle donne e per 23 negli uomini.

Un uomo di 70 kg avrà quindi un metabolismo basale, teorico ed approssimativo, pari a 1610 Kcal (70×23), una donna di 60 kg partirà da una base di 1260 Kcal (60×21).

 

(Photo Credits: pianetadonna.it)