Dal dentista in gravidanza: ecco alcuni consigli utili per le future mamme
Quando si è in dolce attesa, sorgono tanti timori e paure sulla propria salute e su quella del futuro nascituro: tra le domande più frequenti, vi è soprattutto “Posso andare dal dentista anche se sono in gravidanza? Quali rischi posso correre?”.
Ne parliamo con il Dott. Roberto Acquistapace, Medico Chirurgo specialista in Odontostomatologia e Direttore Sanitario del Centro Medico Spallanzani.
E’ importante sottolineare come, pulizie dentali, visite odontoiatriche e soprattutto cure preventive, sono sicure e raccomandate, anche se, il momento più idoneo per eseguire “operazioni dentali” impegnative è prima della gravidanza, oppure qualche mese dopo il parto.
Entrando più nello specifico, l’aumento dei livelli ormonali, tipico della gravidanza, può provocare gonfiore alle gengive e conseguente sanguinamento, ma non solo: il cibo che tende a depositarsi tra un dente e l’altro, può causare un aumento dell’irritazione delle gengive.
Interventi dentali durante la gravidanza, come ad esempio otturazioni, vengono effettuati per ridurre la possibilità o l’avanzare delle infezioni: il momento migliore per intervenire è il secondo trimestre della gravidanza.
Trattamenti estetici, come lo sbiancamento dei denti, sono da evitare durante la fase di crescita del bambino in grembo, nonostante i rischi cui esso è esposto siano minimi.
La domanda sorge spontanea: quali farmaci possono prescrivere i dentisti alle future mamme? E’ possibile sottoporsi a radiografie?
Se l’intervento odontoiatrico si rende necessario, il medico dentista deve ridurre al minimo la quantità di anestetico, ma allo stesso tempo deve garantire alla paziente il massimo del comfort: una paziente a proprio agio permette al medico di lavorare facilmente e velocemente, mentre il feto subisce meno stress.
Spesso sono indispensabili antibiotici, soprattutto per sconfiggere le infezioni: la penicillina, l’amoxicillina e la clindamicina, possono essere prescritti.
Le radiografie sono sovente necessarie per individuare il problema odontoiatrico e permettere così al medico di intervenire opportunamente: molto studiosi affermano che, le radiazioni da raggi X non hanno conseguenze negative sull’embrione in sviluppo, soprattutto se si tratta di esami occasionali.
Gli organi di un feto crescono durante il primo trimestre. E’ in questo periodo che devono essere evitati i rischi maggiori.
In conclusione, possiamo riassumere ricordando alle future mamme che: gli interventi non urgenti vanno eseguiti prima della gravidanza o dopo il parto; gli interventi urgenti è preferibile eseguirli dopo il primo trimestre.
In casi di estremo bisogno si interviene in qualunque momento del periodo di gestazione.
In una seduta odontoiatrica, la circolazione del sangue della gestante deve essere attiva: gambe mai incrociate e cuscino per aiutare a mantenere la mamma ed il bambino in una posizione più confortevole.
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