Il sovrappeso nei bambini: regole per una corretta alimentazione. I consigli del Nutrizionista
Secondo i risultati di “Okkio alla SALUTE”, sistema di sorveglianza nazionale su sovrappeso, obesità e fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni), i dati 2019/2020 indicano che in Italia la percentuale di bambini in sovrappeso è del 20,4% mentre quella degli obesi 9,4%. Ciò significa che 1 bimbo su 3 ha un eccesso di peso.
“Questo risultato deriva da una scorretta abitudine alimentare associata a una aumentata sedentarietà – spiega la Dott.ssa Chiara Cavazzini, Nutrizionista presso il Centro Medico Spallanzani di Parma – ciò porta inevitabilmente a un bilancio energetico positivo, ovvero si introducono più calorie di quante non se ne consumino. Dai dati emerge che la maggior parte dei bambini con un eccesso di peso aveva l’abitudine a saltare la prima colazione oppure farla troppo abbondante, ma anche a non mangiare frutta e verdura e fruire di merende eccessivamente caloriche rispetto al fabbisogno. Abitudini alimentari non corrette associate a uno stile di vita sedentario, con un tempo superiore alle 2 ore trascorso davanti a tv/tablet”
Ma quale dovrebbe essere un modello di corretta alimentazione per bambini e ragazzi?
“L’obesità infantile predice quella dell’adulto, per cui l’attenzione a una adeguata alimentazione fin da piccoli costituisce la migliore forma di prevenzione per la sua salute futura. Si può affermare che le regole per una sana alimentazione, che impegnano tanto le mamme durante lo svezzamento, andrebbero portate avanti per tutta la vita senza perdere di vista l’importanza del valore nutrizionale dei cibi, della preparazione, della genuinità dei prodotti. Questi aspetti legati alla cura dell’alimentazione sono fondamentali per educare il bambino a un approccio sano ed equilibrato verso il cibo, all’accettazione di nuovi sapori e all’educazione verso gli alimenti più naturali che non dovrebbero mai essere mascherati da zucchero o sale, soprattutto nei primi anni di vita”.
Così, diventa importante ricordare che una alimentazione idonea deve essere ripartita in almeno 5 pasti durante la giornata, tra principali e spuntini rapportati alle reali necessità di spesa energetica.
“La prima parte della giornata è sempre quella più importante per le richieste di attenzione e impegno durante l’attività scolastica – sottolinea la Dott.ssa Cavazzini – è quindi fondamentale partire con una “buona” colazione che non sia troppo ricca di grassi né di zuccheri, ma nutriente e leggera. È bene scegliere frutta fresca, latte o yogurt magro, biscotti semplici, pane e marmellata. Nel dare ordine alle abitudini alimentari e alla distribuzione dei pasti non bisogna dimenticare la giusta suddivisione delle calorie nella giornata: 15% per la colazione, 5% per lo spuntino, 40% per il pranzo, 10% per la merenda e 30% per la cena. Lo spuntino di metà mattina e la merenda del pomeriggio, cruciali per la gestione del peso, sono utili per arrivare al pasto successivo senza i morsi della fame ma devono coprire una piccola quota di energia. Evitare, però, pizze, focacce, panini farciti, snack salati e bibite zuccherate.
La soluzione è quindi che bambini e ragazzi e le loro famiglie vengano informati attraverso l’educazione alimentare dei benefici di una sana e corretta alimentazione, nonché dei rischi e dei danni di scelte alimentari sbagliate”.
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