Nutrigenetica e alimentazione personalizzata: ne parliamo con la Dott.ssa Squarilli

Oggi il concetto di medicina “personalizzata” è stato esteso all’area dell’alimentazione. L’obiettivo primario è quello di agire con un intervento nutrizionale mirato e studiato in base alle necessità di ogni singolo individuo, al fine di ripristinare la salute o prevenire l’insorgenza di patologie.

Da qui l’evoluzione di quei passaggi che portano all’individuazione di percorsi alimentari a misura del paziente, impostati sulla base di un esame più accurato e approfondito che trae le risposte dall’analisi genetica.

NUTRIGENETICA

La Nutrigenetica è la scienza che si concentra sul singolo individuo, studiando il modo in cui ognuno di noi reagisce alle molecole presenti nei cibi, proprio perché il DNA rappresenta la nostra unica e personale carta di identità genetica.

Più nello specifico, questa branca della scienza alimentare si occupa di individuare piccole variazioni genetiche (polimorfismi) permettendo di identificare gli alimenti più affini al nostro patrimonio genetico, in quanto fautori di un’azione anti-infiammatoria e disintossicante, il cui l’introito giornaliero dovrà aumentare, e quelli meno idonei o meno tollerati, che verranno ridotti o eliminati, perché favoriscono lo stato infiammatorio e aumentano lo stato di “malessere”.

“Tutte le informazioni genetiche possono essere tradotte in un piano alimentare personalizzato, costruito sulla base delle positività riscontrate – spiega la Dott.ssa Anna Squadrilli, Nutrizionista e Specialista in Nutrigenetica presso il centro Medico Spallanzani di Parma – grazie a opportuni cambiamenti del proprio regime alimentare, e dello stile di vita, è possibile tenere sotto controllo l’espressione di determinati geni che predispongono a condizioni cronico degenerative e che possono incidere sia sullo stato di benessere che sulla salute della persona. In quest’ottica, l’alimentazione è quindi fondamentale e, attraverso le recenti scoperte nell’ambito della nutrigenetica, è possibile capire come il nostro corpo reagisce a determinati alimenti”. 

STRUMENTI: TEST GENETICO

“Il test genetico che permette di analizzare le predisposizioni individuali a condizioni che possono tradursi in vere e proprie patologie – sottolinea la Dott.ssa Squadrilli – si tratta di un esame semplice, veloce e non invasivo: consiste in un prelievo salivare effettuato strofinando il tampone buccale all’interno della guancia e sulle gengive, in maniera da poter recuperare materiale biologico da cui estrarre il DNA per l’analisi dei singoli polimorfismi”.

QUANDO UTILIZZARE IL TEST GENETICO?

Il test genetico viene utilizzato in un’ottica di prevenzione in varie branche della medicina.

Esistono vari pannelli genetici:

  • DNA&DIETA 1: vengono indagate le predisposizioni a patologie come il diabete di tipo 2, la sindrome metabolica, l’obesità e il sovrappeso, gli elevati valori di colesterolo e trigliceridi, l’aumento del rischio cardiovascolare e le alterazioni del sistema immunitario.
  • DNA&SPORT: i polimorfismi riscontrati in questo pannello sono indicativi della predisposizione del soggetto a infortuni a tendini e legamenti; della capacità dell’organismo di smaltire adeguatamente l’accumulo di acido lattico, di rispondere allo stress ossidativo causato dai radicali liberi prodotti e allo stato infiammatorio generalizzato. Queste sono tutte condizioni che possono predisporre e causare dolori muscolari, crampi e infortuni, compromettendo sia la salute e il benessere psico-fisico dell’atleta sia la sua prestazione sportiva.
  • PANNELLO FERTILITA’: prevede lo screening dell’intolleranza genetica al lattosio e la predisposizione genetica alla celiachia: le due intolleranze, se diagnosticate, possono incidere su problematiche inerenti la sfera riproduttiva. Vengono analizzati anche polimorfismi che predispongono all’obesità e al sovrappeso, al diabete gestazionale, alla sindrome metabolica e all’ovaio policistico. Il test prevede, inoltre, lo screening del metabolismo dell’acido folico, che gioca un ruolo fondamentale per le condizioni del ciclo fertile femminile e maschile e per tutto l’arco della vita, e il metabolismo della vitamina D, che regola la fertilità ma è anche correlata a condizioni come l’endometriosi.
  • PANNELLO ODONTOIATRICO: prevede lo screening della predisposizione genetica alla celiachia correlata ormai da tempo anche a diverse manifestazioni extra-intestinali, tra cui problematiche dentali, compromettendo lo smalto dei denti e la salute dei tessuti molli della cavità buccale. Vengono altresì indagati polimorfismi che possono contribuire alla ipoplasia dello smalto dentale, carie, ed incidere sulla salute ossea del cavo orale, oltre che polimorfismi predisponenti a stato infiammatorio e stress ossidativo. Una eccessiva produzione di radicali liberi ed un’infiammazione generalizzata si riflettono infatti anche a livello della salute della bocca predisponendo il soggetto a patologie infiammatorie orali quali parodontite e gengivite.
  • DNA&PSICHE: prevede lo screening del corretto metabolismo dell’acido folico e della vitamina D, due vitamine la cui carenza si associa ad aumento del rischio di patologie depressive e ad alterazioni del tono dell’umore, e altri polimorfismi che predispongono a stati depressivi e ad una ridotta risposta ai farmaci utilizzati per curare queste condizioni.
  • PANNELLO IMMUNITA’: prevede lo screening del metabolismo della vitamina D, la cui carenza si associa ad aumento del rischio di condizioni autoimmuni e di polimorfismi che predispongono ad alterazione della risposta immunitaria, stato infiammatorio generalizzato e stress ossidativo.
  • PANNELLO PEDIATRICO: prevede lo screening delle due intolleranze di origine genetica: intolleranza al lattosio e predisposizione alla celiachia. Vengono, inoltre, catalogati polimorfismi indicativi della predisposizione verso le più comuni condizioni correggibili attraverso un uso appropriato degli alimenti:
  • predisposizione all’obesità ed al sovrappeso
  • metabolismo dell’acido folico
  • metabolismo della vitamina D
  • metabolismo degli zuccheri
  • PANNELLO GERIATRICO: prevede lo screening dell’intolleranza genetica al lattosio e di polimorfismi che predispongono a patologie cardiovascolari, ipertensione, sindrome metabolica, stress ossidativo, stato infiammatorio generalizzato, Alzheimer, dislipidemie e sindromi depressive della terza età.