La tosse frequente e fastidiosa: perché non guarisce?
C’è tosse e tosse: secondo gli ultimi dati forniti dal Congresso Nazionale sulle malattie respiratorie, circa il 50% degli italiani presenta in media due episodi di tosse all’anno e nel 30% dei casi, il fastidioso disturbo tende a durare per più di un mese.
Ma che tipologie di tosse esistono? Vediamole insieme:
- Tracheite, con sensazione di bruciore al petto. Molto spesso si presenta come una tosse definita “cavernosa”, ossia associata alla presenza di catarro e che tende ad aumentare nel corso della notte. Potrebbe trattarsi di tracheite, un’infiammazione generalmente di origine virale a livello della trachea.
Come rimediare? Innanzitutto occorre umidificare gli ambienti di casa, servendosi ad esempio di un vaporizzatore facilmente reperibile ed acquistabile in farmacia, inoltre è opportuno restare al caldo, e dormire mantenendo la testa leggermente sollevata: questo “escamotage” aiuta, infatti, a ridurre notevolmente gli attacchi di tosse nelle ore notturne.
- Tosse persistente, secca e stizzosa: potrebbe trattarsi di reflusso gastroesofageo. Questa tipologia di tosse, che dura per diverse settimane consecutive, tende a presentarsi maggiormente al mattino ed è accompagnata da raucedine e un leggero fastidio all’altezza dello stomaco o una sensazione di pesantezza in gola. Il reflusso gastroesofageo può presentare questi sintomi fastidiosi ed è causato dal fatto che la valvola che mantiene “chiuso” lo stomaco durante il processo di digestione, in questo caso, non riesce a chiudersi completamente provocando la risalita verso l’alto, di cibo e acidi gastrici che tendono, così ad irritare la gola e le pareti dell’esofago.
Come rimediare? E’ opportuno, specialmente nei pasti serali, cercare di ridurre quegli alimenti che tendono ad aumentare l’acidità gastrica ossia cibi grassi, alcol, caffè e condimenti troppo piccanti come peperoncino e altre spezie. E’ consigliabile non sdraiarsi subito dopo aver mangiato ed è meglio evitare gli sforzi fisici. Se il disturbo persiste per troppo tempo è meglio rivolgersi al proprio medico curante che potrà prescrivere farmaci antireflusso che, formando una pellicola protettiva lungo le pareti dell’esofago, lo proteggono dagli acidi e dalla risalita inopportuna dei succhi gastrici.
- Tosse secca e mal di gola associato: potrebbe trattarsi di Laringite. La laringite si presenta con una tosse stizzosa e pungente, un abbassamento della voce e, talvolta, qualche linea di febbre. Si tratta di una modesta infiammazione a livello della gola, generalmente causata da virus di origine influenzale e può durare anche una settimana.
Come rimediare? Via libera all’assunzione di liquidi durante il corso della giornata, quindi acqua, tè, spremute di frutta fresca e il rimedio della nonna “latte e miele”: i liquidi, infatti, aiutano a reidratare correttamente le mucose e servono per ridurre la tosse secca. Se la tosse non passa, è possibile, sotto consiglio medico, assumere uno sciroppo sedativo per calmarla, prestare attenzione anche ad evitare gli sbalzi di temperatura e a passare troppo repentinamente dal caldo al freddo, proteggere la gola, specialmente in inverno, con una sciarpa.
- Tosse sibilante: si presenta con sintomi come la sensazione di difficoltà a respirare, di costrizione toracica. Potrebbe trattarsi di tosse allergica: tende a presentarsi in seguito ad uno sforzo intenso, si amplifica durante la notte, e tendi a tossire in presenza di smog elevato.
Come rimediare? In casi come questo, è opportuni rivolgersi ad un allergologo che potrà prescrivere test specifici utili per identificare il tipo di allergene che causa questa tipologia di tosse, per arrivare a prescrivere farmaci antistaminici (per bocca o spray nasali).
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