4^ puntata e ultima puntata malattie esantematiche: Coxsackiosi, Parotite e Pertosse
Coxsackiosi: Meglio conosciuta anche come la malattia “mani-piedi-bocca”, si tratta di una patologia esantematica a decorso benigno tipica dei bambini piccoli inseriti in comunità. L’agente patogeno più frequentemente implicato nella patogenesi della malattia è un virus della famiglia dei coxsackie virus. A differenza di altre malattie esantematiche infantili, la trasmissione dell’agente patogeno avviene, oltre che per via orale, anche per via oro-fecale, di conseguenza la catena di questa trasmissione può facilmente essere interrotta con semplici norme igieniche. La malattia esordisce con un esantema della mucosa orale e della lingua, caratterizzato da ulcerazioni spesso dolorose. Dopo 48 ore si può assistere allo sviluppo di un esantema vescicolare localizzato più frequentemente sul dorso delle mani e dei piedi, che persiste per alcuni giorni e si riassorbe poi progressivamente in una settimana. Comune è anche l’interessamento dei glutei. Possono associarsi febbricola, malessere generale e scarso appetito. La malattia ha un periodo di contagiosità che non è ben noto, ma sembra essere prolungato. Il periodo di incubazione dura 4-6 giorni. L’immunità per questa patologia non è perenne, per questo possono verificarsi nuovi episodi.
Terapia: Trattandosi di una malattia infettiva, non è possibile curarla con antibiotici o altri medicinali, solo nel caso in cui la febbre sia elevata ed il bambino si dimostri sofferente, è possibile ricorrere al paracetamolo.
Parotite: è chiamata anche con il nome più noto di “orecchioni”. Il bambino, quando la contrae, ha un rigonfiamento della ghiandola parotidea che spinge in fuori il padiglione auricolare. In genere si ha un rigonfiamento di un lato del viso, spesso seguito dall’altro, ma solo dopo qualche giorno con presenza di febbre e malessere generale. Le complicanze della parotite sono più frequenti nell’adulto che non nel bambino. L’orchite, cioè l’infiammazione dei testicoli, è la più frequente, e talvolta può arrivare ad esiti che possono provocare sterilità. Altre possibili complicanze sono la meningite e la pancreatite, ma sono comunque di riscontro più raro e con evoluzione solitamente benigna.
Terapia: Attualmente è prevista la vaccinazione facoltativa, ma vivamente consigliata, tra il 13° e il 15° mese e al 5° e 6° anno insieme a morbillo e rosolia.
Pertosse: è provocata da un batterio che produce una tossina che tende a localizzarsi nelle vie respiratorie. Il sintomo peggiore è una tosse fortissima e il cosiddetto “urlo respiratorio”. Gli attacchi di tosse possono causare apnee, cianosi ed insufficienza respiratoria. La trasmissione avviene per contagio per via respiratoria (muco o saliva espulsi con la tosse e gli starnuti). I primi sintomi iniziano a comparire tra i 6 e i 20 giorni dall’infezione.
Terapia: tale malattia va curata tempestivamente e con antibiotici specifici, i macrolidi. Attualmente la pertosse è pressoché estinta grazie alla campagna vaccinale (vaccino esavalente) che viene effettuata al terzo, quinto, undicesimo mese e successivamente tra il 5° e il 5° anno.
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