2^ puntata malattie esantematiche: Varicella, Rosolia e Scarlattina

pediatria parmaVaricella: è una malattia infettiva causata da un virus del gruppo degli herpes, lo stesso che può causare lo Zoster (Fuoco di Sant’Antonio). Si presenta con la comparsa di qualche vescicola contenente un siero giallo sul corpo e sul viso. Le nuove lesioni cutanee continuano ad apparire per 3-4 giorni su tutto il corpo, per poi evolvere in una forma crostosa. La febbre di solito è bassa il primo giorno e può salire in quelli successivi. Le vescicole sono pruriginose e, se grattate, possono lasciare piccoli segni permanenti. Il periodo di incubazione va dai 14 ai 21 gg dal contatto diretto con la saliva o con le goccioline emesse parlando, con colpi di tosse o starnuti, oppure col contatto con il liquido contenuto nelle vescicole.

Terapia: è sintomatica e si avvale di tre farmaci, il paracetamolo per la febbre, l’antistaminico per il prurito e la pasta all’acqua .

Rosolia: malattia infettiva virale, molto pericolosa se contratta durante il primo periodo della gravidanza, perché può causare malformazioni al nascituro. L’esantema della rosolia è molto simile a quello del morbillo e consiste in maculee rosee, piatte che si estendono in direzione cranio caudale (ossia dalla testa ai piedi) e che di solito coprono il corpo il primo giorno, mentre dal secondo le macchie possono impallidire e confluire insieme. Un sintomo tipico sono i linfonodi retronucali, dietro le orecchie ed ai lati del collo, che si ingrossano prima della comparsa delle macchie e facilmente restano gonfi anche dopo la scomparsa dei sintomi. Nella rosolia, infine, non ci sono i segni del raffreddore, ma può manifestarsi un po’ di mal di gola e febbre che resta però generalmente al di sotto dei 38,5 gradi, Il periodo di incubazione è di 2-3 settimane.

Terapia: Il pediatra può prescrivere paracetamolo in caso di febbre, attualmente è possibile la vaccinazione, soprattutto per le bambine, il vaccino contro la rosolia è facoltativo, seppur vivamente consigliato, ed è combinato con il vaccino contro il morbillo e la parotite (vaccino MPR), il calendario delle vaccinazioni prevede la prima somministrazione tra il 13° e il 15° mese e la seconda  tra il 5° e il 6° anno.

Scarlattina: malattia infettiva batterica dovuta allo streptococco beta emolitico di gruppo A. Questo germe può essere responsabile anche di altre malattie come la tonsillite e l’impetigine e, poichè esistono diversi ceppi di questo patogeno, ci si può ammalare di scarlattina più volte. Colpisce soprattutto i bambini in età scolare ed il periodo di incubazione è di 2-5 giorni dal contagio. I sintomi tipici sono mal di gola, febbre, mal di testa, dolore addominale, poi compare anche l’esantema che inizia a manifestarsi sulle parti calde ed umide del corpo come i lati del torace, l’inguine, le ascelle, la regione retro auricolare ed il dorso su cui il bambino è sdraiato.
A distanza sembra un arrossamento uniforme ma da vicino è formato da piccolissime macchioline rosse sulla pelle arrossata. Si può diffondere su tutto il corpo e sul viso, tranne che sulla zona intorno alla bocca che rimane sempre pallida. La gola è infiammata e la lingua diventa rossa (lingua a fragola).

Terapia: La diagnosi se pur clinica, deve essere confermata dall’esecuzione del tampone faringeo, che attesta la presenza dello streptococco, dato che sono possibili infezioni virali che si manifestano con eritemi simil-scarlattiniformi che si risolvono spontaneamente. La scarlattina, invece, necessita di una terapia antibiotica.

 

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